A cura della dott.ssa Elisabetta Nugnes – Psicologa – Specializzanda in Psicoterapia.
L’isolamento sociale è un fenomeno complesso che ha radici profonde nelle dinamiche psicologiche individuali e nelle relazioni interpersonali. Sebbene spesso venga associato a situazioni di solitudine fisica o alla mancanza di interazioni sociali, il suo impatto va ben oltre la semplice assenza di compagnia. L’isolamento sociale riguarda la percezione che un individuo ha della propria posizione nelle reti sociali e delle proprie capacità di connettersi emotivamente con gli altri.
Dal punto di vista psicologico, l’isolamento sociale non si limita alla mancanza di interazioni fisiche, ma coinvolge anche una componente emotiva e cognitiva. Un individuo può trovarsi fisicamente circondato da persone e comunque sentirsi isolato, se le interazioni che vive non soddisfano i suoi bisogni emotivi. Questo tipo di solitudine è più insidioso, poiché riguarda la qualità delle relazioni, non solo la loro quantità.
Non è un fenomeno statico, ma può evolversi nel tempo, influenzando sia la percezione di sé che la propria visione del mondo.
Diverse possono essere le cause. Ad esempio le persone che hanno un livello di autostima basso tendono a sentirsi inadeguate nelle relazioni interpersonali. La convinzione di non essere meritevoli di affetto o di non essere in grado di instaurare legami profondi le porta a ritirarsi e a evitare situazioni sociali per timore del rifiuto.
Un’altra causa potrebbe essere l’ansia sociale, una condizione psicologica che porta un individuo a evitare interazioni sociali per paura di essere giudicato negativamente o di fare errori. Questo tipo di ansia può essere paralizzante e causare un progressivo allontanamento dagli altri, che, nel tempo, diventa un circolo vizioso. Oppure attraversare un periodo di depressione spesso accompagnata da una sensazione di isolamento, in cui l’individuo si sente disconnesso dal mondo circostante. Le persone con depressione possono provare una difficoltà nel provare piacere nelle attività sociali e, di conseguenza, evitare ogni forma di interazione. Il senso di inutilità e la fatica che accompagna la depressione possono rinforzare il ritiro sociale.
Infine, eventi traumatici, come abusi o perdite significative, possono portare una persona a sviluppare un senso di sfiducia verso gli altri. L’isolamento sociale, se prolungato nel tempo, può avere conseguenze devastanti sul benessere psicologico.
Esso è fortemente correlato ad episodi depressivi. La mancanza di supporto sociale e di connessione emotiva può portare a un abbassamento dell’umore, un senso di vuoto e una visione negativa della propria vita. La solitudine cronica è uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo della depressione.
Con il tempo si può esperire un senso di riduzione della percezione di autoefficacia, ovvero la convinzione di non essere in grado di influenzare la propria vita o di affrontare le difficoltà. L’individuo potrebbe sentirsi impotente e incapace di superare le difficoltà quotidiane.
L’isolamento può alimentare e rinforzare i pensieri negativi, portando gli individui a concentrarsi maggiormente sui propri difetti o fallimenti, sviluppando convinzioni disfunzionali. Con il passare del tempo, la mancanza di interazioni sociali può causare la perdita delle abilità empatiche, e le persone potrebbero sentirsi sempre più distanti e incapaci di rispondere adeguatamente ai bisogni emotivi degli altri.
L’isolamento crea un circolo vizioso in cui l’evitamento delle interazioni sociali rafforza la solitudine, e la solitudine aumenta il desiderio di evitare ulteriori interazioni. Questo può portare a una progressiva alienazione e a una difficoltà nel riaprire se stessi agli altri. Si stima che l’isolamento sociale sia uno dei fattori di rischio principali per comportamenti suicidari.
La psicoterapia, in questo caso, è uno degli strumenti più efficaci per affrontare l’isolamento sociale. L’isolamento sociale, da un punto di vista psicologico, è una condizione che si radica profondamente nell’esperienza soggettiva dell’individuo. In psicoterapia la persona può fare esperienza immediata dell’essere in relazione con l’altro e ciò la rende un mezzo potente per affrontare l’isolamento sociale. Lentamente si può lavorare sulla ricostruzione del senso di sé e sulla creazione di connessioni significative con gli altri, migliorando il benessere psicologico complessivo.