Presso l’ ISM stp clinica offriamo un servizio di logopedia. Il logopedista è un terapista esperto nel linguaggio e nei disturbi della comunicazione orale e scritta e della voce.

  • Disturbi del linguaggio: Quando i bambini imparano a parlare, spesso commettono errori di articolazione della singola parola oppure a livello della morfosintassi.

Nel primo caso il bambino produce parole che contengono omissioni, inversioni o sostituzioni di alcuni fonemi (“tasa” anziché “casa”, “kuola” anziché “scuola” ecc.).

Se la difficoltà è a carico della morfosintassi, il bambino utilizza frasi semplificate, incomplete o scorrette dal punto di vista formale (“tane tolle” anziché “il cane corre” oppure “acqua voglio io” invece di “io voglio l’acqua”). Il bambino dovrebbe essere in grado di esprimersi con parole e frasi più complesse e articolate intorno ai 30 mesi di età. Inoltre, la maggior parte delle regole linguistiche viene appresa entro i primi 4/5 anni di vita. Queste indicazioni non bastano però a dirci con esattezza quale possa essere il disturbo del bambino: infatti è necessaria una procedura più articolata, caratterizzata da un approfondimento multidisciplinare con specialisti quali il  foniatra, il logopedista e lo psicologo. In particolare, il logopedista può effettuare un esame del linguaggio, che permette di comprendere l’utilità o meno dell’intervento diretto o indiretto.

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Disturbi dell’apprendimento: I disturbi dell’apprendimento sono considerati un tipo di disturbo del neurosviluppo. Il bambino o il ragazzo in questi casi, può presentare una difficoltà nell’apprendimento della scrittura, lettura o del calcolo. I disturbi possono evidenziare alterazioni anche dell’attenzione, della memoria, della percezione, del linguaggio oppure della componente emozionale. La comprensione del linguaggio parlato può apparire limitata, la lettura lenta, stentata o caratterizzata da errori, il vocabolario ridotto. I bambini che presentano tali disturbi possono non comprendere ciò che leggono, avere una grafia molto disordinata o tenere una matita goffamente, avere difficoltà a organizzare o iniziare un’attività o a raccontare una storia in ordine sequenziale, o ancora possono confondere i simboli matematici e leggere male i numeri. Presso l’ ISM stp clinica è possibile effettuare una valutazione dei Disturbi di Apprendimento ai fini dell’ottenimento della diagnosi e certificazione per i DSA valida a tutti gli effetti ai fini scolastici. Nella nostra pratica clinica, applichiamo con successo il “Training Cognitivo integrato Metodo Benso”, che mira a potenziare le componenti attentive esecutive, gli apprendimenti complessi (lettura, scrittura, calcolo) e le funzioni sottostanti (linguaggio, visuo-percezione), esponendo gradualmente e direttamente il bambino a “stress” attentivi-esecutivi crescenti. La gradualità permette di rinforzare il soggetto alimentadone la motivazione e conseguentemente le sue risorse. Presso questo ambulatorio logopedico, esso è applicato dalla dott.ssa Cimmino Annamaria (trainer di II livello) e dalla dott.ssa Accardo Lidia (trainer di I livello).

  • Disfluenza o balbuzie: La disfluenza si manifesta con dei segni caratteristici, quali la frequente ripetizione di suoni e sillabe all’interno della parola o all’inizio, blocchi nel parlato o pause silenziose che accompagnano il tentativo di parlare.

La balbuzie può aumentare quando vi è una “pressione” comunicativa, ad esempio durante una prestazione scolastica, nel parlare in pubblico (riferirsi ad un docente o ad una figura autorevole) ed in tutte quelle circostanze che generano ansia. Il logopedista può essere un valido supporto affinchè la difficoltà del bambino/ adolescente e la preoccupazione dei genitori vengano affrontati in maniera efficace e non diventino così un ostacolo all’ evoluzione del linguaggio e delle relazioni sociali e affettive. Nel caso del soggetto adulto l’intervento è perseguibile e affrancato dalla motivazione che deriva dal paziente stesso. Secondo il nostro approccio, il trattamento della disfluenza si avvale anche della consulenza psicologica.

Disturbi della voce parlata e cantata (disfonie e disodie): I sintomi più frequenti sono caratterizzati da una voce rauca, soffiata, flebile o addirittura assente (afonia). Le cause possono identificarsi nel cattivo utilizzo e gestione della voce (disfonia disfunzionale), o in cause organiche come la presenza di noduli, polipi o cisti a livello delle corde vocali, o ancora con la presenza di reflusso gastro-esofageo. Inoltre è possibile effettuare un trattamento per persone transgender, per coloro che hanno effettuato interventi chirurgici con una modificazione della propria voce. La diagnosi di disfonia o disodia viene posta dal foniatra o dall’otorino che lavora in team col logopedista per la presa in carico del paziente. E’ un trattamento rivolto inoltre a tutti coloro che lavorano con la voce (docenti, cantanti, attori, rappresentanti).

Deglutizione Disfunzionale: la deglutizione disfunzionale è un quadro clinico che può presentarsi sia nel bambino che nell’adulto, quando durante l’atto deglutitorio la lingua spinge contro i denti, e ne causa lo spostamento. Inoltre, ciò può comportare anche la presenza di difficoltà articolatorie a carico soprattutto del fonema /s/, e di quelli che necessitano dell’elevazione della lingua, quali /l/ e /r/. L’utilizzo della terapia miofunzionale, praticata dal logopedista, è in grado di ristabilire il meccanismo di deglutizione fisiologica, andando a stimolare ed allenare la muscolatura linguo-bucco-facciale. È necessario un lavoro in team con l’odontoiatra e l’ortodontista per svolgere con successo la terapia.

Disturbi dell’alimentazione e della masticazione: vostro figlio ha passato da tempo l’età dello svezzamento, ma rifiuta di masticare cibi solidi e si alimenta solo con omogenizzati e frullati. Quale può essere il problema? I bambini che fanno fatica con la masticazione e dunque ad avere un’alimentazione variata, sono molto selettivi in quello che mangiano e potrebbero presentare un’ipersensibilità a livello orofacciale, oltre che a livello gastro-esofageo (ad esempio la presenza persistente di reflusso gastro-esofageo da neonati). Inoltre, un bambino con difficoltà nella masticazione, frequentemente presenta anche disturbo del linguaggio. Questi bambini possono essere aiutati nel ristabilire un buon rapporto col cibo, tramite un percorso di desensibilizzazione orale e training masticatorio effettuato dal logopedista. È inoltre necessario un coinvolgimento delle figure genitoriali che, grazie alle indicazioni del logopedista, potranno cambiare le abitudini alimentari errate del proprio bambino.

  • Disprassia: questa categoria diagnostica abbraccia diversi aspetti, sia quelli strettamente legati alla coordinazione motoria, sia aspetti che investono le diverse funzioni adattive durante i vari stadi dello sviluppo. Essi possono determinare serie difficoltà nelle attività della vita quotidiana, come: il vestirsi e svestirsi, l’allacciarsi e slacciarsi le scarpe, l’usare gesti espressivi per comunicare particolari stati d’animo o veri e propri deficit durante le attività scolastiche quali disgrafia e/o difficoltà di lettura (lentezza e difficoltà di decodifica a causa di deficit della coordinazione dei movimenti di sguardo). Il bambino con Disprassia presenta quindi numerose difficoltà non solo nell’ambito motorio ma anche linguistico, oltre che la maggiore probabilità di sviluppare un disturbo specifico di apprendimento (DSA) in particolare la Disgrafia  nell’età scolare. La diagnosi e l’intervento riabilitativo prevedono la collaborazione tra diverse figure professionali quali neuropsichiatra infantile, terapista della neuropsicomotricità, logopedista e psicologo. La precocità dell’intervento ha un impatto positivo sulla prognosi e sull’evoluzione del disturbo, è quindi molto importante la segnalazione di eventuali difficoltà fin dai primi anni di vita.